Rina Faccio (Sibilla Aleramo) da: Dominae, Dizionario biobibliografico delle donne, (2000)

19 Luglio 2020

          Rina Faccio

Pseudonimo: Sibilla Aleramo
Secolo: XIX
Nascita: //1876
Luogo: Alessandria
Professione: 
Opere:

  • Una donna1906
  • Il passaggio, Milano, 1919
  • Andando e stando, Firenze, 1920 (poi Milano 1942)
  • Gli uomini del giorno 44°,  Modernissima Milano, 1921
  • Momenti,Firenze, 1921
  • Trasfigurazione, Firenze, 1922
  • Endimione, Roma, 1923
  • Il mio primo amore, ivi 1924
  • Amo e dunque sono, 1927
  • Poesie, Milano, 1929
  • Gioie d'occasione ed altre ancora, ivi 1930 (poi Mondadori, Milano) 1954
  • Il Frustino, Mondadori, Milano, 1932
  • Sì alla terra, ivi 1934
  • Orsa minore, ivi, 1938
  • Dal mio diario (1940-1944)Roma, 1945
  • Sand George e Alfred De Musset Lettere d'amore, Prefazione e traduzione di Sibilla Aleramo CER, Edizioni della Bussola, Roma 1945
  • Selva d'amore, Milano, 1947
  • Il mondo è adolescente, 1949
  • Aiutatemi a dire, Roma 1951
  • Luci della mia sera,ivi, 1956
  • Campana - Sibilla Aleramo Lettere,a cura di N. Gallo, prefazione di M. Luzi, Firenze, 1958
  • La donna e il femminismo: Scritti 1897-1910,a cura di B. Conti, Roma, 1978
  • Diario di una donna. Inediti 1945-1960,a cura di A. Morino, Milano, 1978
  • Un amore insolito: Diario 1940-1944,a cura di A. Morino, ivi 1979
  • Lettere d'amore a Lina, a cura di A. Cenni, Roma, 1982

Bibliografia:

  • Dizionario universale della letteratura contemporanea, Milano, Mondadori, 1963, vol. I p. 64
  • Nardi, Un capitolo della biografia di Sibilla,Venezia, 1965
  • Guerricchio, Storia di Sibilla,Pisa, 1974
  • Vannucci, Dino e Sibilla, in " Nuova Antologia" DXXIX, 1977, pp.71-78
  • Federzoni- I. Pezzini- M. P. Pozzato, Sibilla Aleramo,Firenze, 1980
  • Sibilla Aleramo e il suo tempo. Vita raccontata e illustrata, a cura di B. Conti e A. Morino, Milano 1981
  • Miceli Jeffries, "Una donna": singolare e radicale esperienza di ricerca e liberazione di una coscienza, in "Forum italicum", XV (1981), pp.31-51
  • J. Jewell, "Un furore d'autocrazione": Woman and Writing in Sibilla Aleramo, in "Canadian Journal of Italian Studies", 28-29,1984, pp.148-162
  • Sibilla Aleramo: Coscienza e scrittura, Atti del Convegno (Alessandria 18-19 maggio 1984 ) a cura di F. Contorbia, L. Melandri, A. Morino, Milano 1986
  • Angelone, L'apprendistato letterario di Sibilla Aleramo,Liguori, Napoli, 1987
  • Dello Vicario (a cura di), Lettere Papini-Aleramo ed altri inediti,Napoli, ESI, 1988
  • Sibilla Aleramo: una biografia intellettuale,a cura di A. Buttafuoco e M. Zancan, Feltrinelli, Milano, 1988
  • Cecchi- N. Sapegno, Storia della letteratura italiana. Il Novecento, Garzanti, Milano, 1992, II tomo, p.879-880
  • Vergelli, Per amor dell'amore. Corrispondenza inedita Fernando Agnoletti-Sibilla Aleramo,Bulzoni, 1994
  • Ferroni, Storia della letteratura italiana. Il Novecento, Einaudi, Milano, 1995, p.98
  • Baldi - Giusso, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Paravia, Torino, 1998, volume terzo, tomo I/ b, p. 1056.

Elena Silvestrini

 

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Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, nacque il 14 agosto del 1876 ad Alessandria, ma trascorse la fanciullezza a Milano e l’adolescenza a Porto Civitanova Marche, un borgo marchigiano. Dai 12 ai 15 anni lavorò come contabile nella fabbrica del padre, uomo fortemente anticonformista, al quale fu sempre molto legata, ma quando la madre, soggetta a crisi depressive, tentò il suicidio, fu costretta a sostituirla nel governo della casa, riuscendo, tuttavia, a scrivere racconti e articoli giornalistici. Nel 1892 fu violentata da un impiegato della fabbrica paterna e costretta a sposarlo; dopo un aborto, dall’unione col seduttore nacque il figlio Walter. Vessata dal marito che la sospettava di tradimento, nel 1896 tentò il suicidio. Ripresasi, nonostante le oppressioni del coniuge, intensificò l’attività letteraria, scrivendo articoli di costume, sociologici ed inerenti la questione femminile,ed iniziando la stesura del suo primo romanzo, l’autobiografia Una donna, uno dei primi libri femministi apparsi in Italia, che riscosse subito un grande successo. Nel 1902 abbandonò il marito ed il figlio(che rivide solo dopo trent’anni, nonostante avesse a lungo lottato per ottenerne la custodia) e si trasferì a Roma, avviando, così, la ricostruzione della sua vita, dedicandosi appassionatamente ad un’intensa produzione letteraria, in poesia ed in prosa, e approdando all’antifascismo e al comunismo. Morì a Roma il 13 gennaio 1960.

Opere (ad integrazione)

  • Aiutatemi a dire. Nuove poesie(1948-1951), Roma, Ed. di Cultura sociale, 1951.
  • Russia Alto Paese, ivi, Ed. associazione Italia-Urss, 1953.
  • Gioie d’occasione e altre ancora, Milano, Mondatori, 1954.
  • Cardarelli, Lettere d’amore a S. A, Roma, Newton Compton, 1974.

Bibliografia e scritti vari

  • Graf, in "Nuova Antologia", dicembre 1906
  • Pancrazi, in "Il Resto del Carlino", 18 maggio 1919.
  • Rebora, in "L’Illustrazione Italiana", maggio 1919
  • A Franci, in Il servitore in piazza, Firenze, Vallecchi, 1922.
  • Pavolini, in Italia che scrive, luglio 1925
  • Gobetti, in Opera critica, II, Torino, Ed. del Baretti, 1927
  • Franchi, in "Solaria", n.&, giugno 1927
  • Pancrazi, in "Corriere della sera", 19 aprile 1927
  • A. Borghese, ibid., 19 maggio 1929
  • Cecchi, in "Pegaso", dicembre 1929
  • Bocelli, in "Nuova Antologia", 16 agosto 1932
  • De Zuani, in "Italia letteraria", 19 febbraio 1933
  • Lupi, in Scrittori poeti, Firenze, Vallecchi, 1934
  • Bocelli, in "Nuova Antologia", 1° luglio 1938.
  • Debenedetti, in "l’Unità!", 13 ottobre 1946
  • L. Belleli, in "La Fiera letteraria", 14 novembre 1946.
  • Giannessi, in Rassegna d’Italia, II, 1948
  • Cecchi, Prefazione a Una donna, Milano, Feltrinelli, 1950
  • Falqui, in Tra racconti e romanzi del Novecento, III, Messina, D’Anna, 1950
  • Russo, in I narratori (1850-1950), Milano, Principato, 1951
  • Marchesi, Prefazione a Aiutatemi a dire, Roma, Ed. di Cultura sociale, 1950.
  • Cecchi, in Di giorno in giorno, Milano, Garzanti, 1954.
  • Solmi, Prefazione a Luci della mia sera, Roma, Editori Riuniti, 1956
  • Seroni, in "l’Unità!", 15 marzo 1957
  • Gargiulo, in Letteratura italiana del Novecento, Firenze, Le Monnier, 1958.
  • Montale, in "Corriere della sera", 14gennaio 1960
  • Bocelli,in "Il mondo", 2 febbraio 1960
  • Bartolini, in "L’osservatore politico e letterario", aprile 1960
  • Ravegnani, in I contemporanei, I, Milano, Ceschina, 1960.
  • Falqui, in Novecento letterario, III, Firenze, Vallecchi, 1961
  • Mazzotti, in I contemporanei, I, Milano, Marzorati, 1963.
  • Nardi, Un capitolo della biografia di Sibilla, Vicenza, Neri Pozza, 1965
  • Lattanzi, in "Il Tempo", 14 gennaio 1970
  • A. Macciocchi, Prefazione a Una donna, Milano, Feltrinelli, 1973.
  • A. Cibotto, Introduzione a V. Cardarelli, Lettere d’amore a S. A, Roma, Newton Compton, 1974.
  • Spagnoletti, in Scrittori di un secolo, Milano, Marzorati, 1974.
  • Guerricchio, Storia di Sibilla, Nistri Lischi, Pisa, 1974.
  • Baldacci, in "Tuttolibri", 5 novembre 1977.
  • Pautasso, in Anni di letteratura, Milano, Rizzoli, 1979.
  • Delli Colli, in I contemporanei, Roma, Lucarini, 1979.
  • Melandri, Scritto introduttivo a Un amore insolito,Milano, Feltrinelli, 1979.

Presentazione: Poetessa e narratrice, nota con lo pseudonimo di Sibilla Aleramo. Nacque ad Alessandria nel 1876, trascorse l'adolescenza in un borgo marchigiano, dove si sposò sedicenne. Separatasi dal marito nel 1901, andò a vivere a Roma, dove si dedicò ad attività sociali; fondò alcune scuole nell'Agro Romano, per combattere, insieme a Giovanni Cena, l'analfabetismo di quelle zone. Intrecciò rapporti d'amore e d'amicizia con scrittori del tempo (particolarmente nota la relazione amorosa con Dino Campana), approdando, infine all'antifascismo e al comunismo. Morì a Roma nel 1960.
                                                    

                                                                              Francesca Santucci

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