Recensione di Gigliola Cultrera a "Catalogo della scrittura femminile....", DWF n. 15, 1991

5 Settembre 2020

DWF n. 15, 1991

 

A. SANTORO, F. VEGLIONE

 

Catalogo della scrittura femminile italiana a stampa presente nei fondi librari della Biblioteca Na­zionale di Napoli (dalle origini della stampa al 1990), e relativa Guida, Napoli, Centro Problemi Educazione, 1990; A.A.V.V. Pas­saggi di confine - Esperienze di trasmissione tra donne, Napoli, Centro per i Problemi dell'Educa­zione, 1990.

 

Il catalogo risulta articolato in: Prefazione (della curatrice Anna Santoro); Catalogo alfabetico (1185 schede con 650 nomi di scrittrici); Indice cronologico (dal 1539 al 1900, per i testi che pre­sentano la data di edizione); In­dice per soggetto (68 voci su «sog­getti» reali o su un autore o un ge­nere letterario oggetto di studio di una curatrice o traduttrice); Ap­pendice (tabulati per visualizzare relazioni tra dati geografici e cro­nologici, con informazioni su tipo­grafie ed editrici delle opere delle donne).

Il catalogo, come sottolinea Anna Santoro nella prefazione, è il ri­sultato di dieci anni di lavoro ed è nato dall'intuizione della curatrice che il «buco» di informazioni, re­lativo alla produzione italiana delle scrittrici, sia dovuto essen­zialmente alla mancanza di cita­zioni, determinata dalla difficoltà di reperimento e quindi di lettura dei testi.

La Guida al catalogo, sempre cu­rata da Anna Santoro, comprende L’Introduzione, una serie di Inter­venti, su problematiche non sempre specificamente letterarie, ma riguardanti anche la scienza, la religiosità, la pedagogia; le Schede, che arricchiscono le infor­mazioni sui testi presenti nel Ca­talogo e «prefigurano possibili settori di ricerche più approfon­dite, indicando già dei percorsi di lettura di grande interesse». Nell'introduzione la curatrice esplicita la consapevolezza che l'ha guidata e cioè che «scoprire tanti nomi non significa aggiun­gere tasselli a un quadro incom­pleto, (...), significa mutare il quadro, e ho sostenuto l'impor­tanza che a queste operazioni si dedichi una lettrice». Gli inter­venti proposti dalla Guida (arric­chiti da bibliografie tematiche) sono appunto esempi «dei diversi tagli che diverse lettrici possono dare, delle diverse assunzioni di problematiche, dei diversi modi di approccio all'opera, e anche delle diverse aspettative nei confronti delle «scritture femminili». Viene sottolineato che la diversità non è data dalle differenze tra le discipline ma dalla diversità delle lettrici: «esistono le scritture delle donne, e non solo sul piano della creatività, ma anche su quello della razionalizzazione e dell'in­chiesta critica».

A loro volta gli interventi delle varie studiose costituiscono «pos­sibili guide a chi voglia usare il Catalogo».

Anna Santoro concludendo l'in­troduzione afferma che «Lettrice è anche, può essere anche l'inse­gnante, la studentessa, la ricerca­trice, alle quali ora questo lavoro è dedicato. E questo lavoro, in parte, vuole appunto formare delle 'buone lettrici'». Contemporaneamente al Catalogo ed alla relativa Guida il C.P.E. ha pubblicato il Quaderno Passaggi di confine - Esperienze ili trasmissione tra donne, in cui, oltre a presentare la propria al li vita ed in particolare il «Progetto donna», attraverso vari interventi, dà testimonianza scritta di un la voro che da anni impegna un gruppo di donne.

 

Gigliola Cultrera

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