Giulio fratellino figlio compagnuccio caro
vorrei che al materializzarsi delle bestie tu
fossi stato preso
in un incantamento
e in quel momento
una bolla di zucchero
e calore ti avesse avvolto
protettiva e forte
e ritorni bambino
nel cortile a giocarecon la palla
e la tua casa il tuo letto i libri
a scuola a contestare allegro i professori
per strada con gli amici di sempre
ecco l’amore come miele
nei muscoli nelle vene nelle ossa
e tu - senza soffrire colpi-
solo a stupire - occhi di elfo –
di quanto folle vigliacca e cupa
fosse quella gente
Anna Santoro - febbraio 2017