Il lavoro di promozione alla lettura nelle scuole è stato avviato dall’Araba Felice nel 1994:
Nel 1996, A. Santoro è stata nominata Referente Provinciale per il Progetto di promozione della Lettura, che qui riportiamo nei suoi punti essenziali. Di seguito riportiamo anche i passi significativi del Piano Provinciale, riservandoci di comunicare per esteso entrambi i documenti a chi ce ne fa richiesta.
Grazie a questo lavoro si creò una rete di circa 500 scuole, e soprattutto, grazie a questo lavoro, il lavoro di promozione alla lettura, che già tante docenti portavano avanti, ciascuna a suo modo, venne in qualche modo “istituzionalizzato” e dunque acquistò visibilità e autorevolezza.
Per noi continua ad essere un punto di partenza e di confronto per i Lavori che proponiamo alle scuole, per i Seminari, i Laboratori, i Percorsi di lettura.
PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI NAPOLI
Ufficio Studi e Programmazione
Progetto contro la dispersione e l’abbandono, grazie alla Promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado. Di Anna Santoro
Premessa:
Il Progetto per la Promozione della lettura ha lo scopo di combattere l’evasione scolastica mettendo in atto strategie atte a coinvolgere gli alunni che abbiano ottenuto risultati precari o che abbiano mantenuto comportamenti apatici o segnati dalla disaffezione nei riguardi del sistema scolastico, é rivolto anche a gratificare le attitudini e i comportamenti di tutti gli studenti (compresi dunque quelli che abbiano ottenuto già un buon livello per ciò che riguarda il profitto e la scolarizzazione) al fine di creare o di confermare l’autostima necessaria per la crescita dell’individuo, per l’affezione alla conoscenza e alla capacità critica e per lo sviluppo delle capacità creative. Il Progetto, attraverso gli alunni, si rivolge ai genitori e al territorio per tornare agli alunni e promuovere così una crescita che non può prescindere dai contesti e che mira all’integrazione produttiva e positiva dei soggetti scolastici nella propria realtà economica e culturale.
Il Progetto nasce da considerazioni che attengono soprattutto ai seguenti fenomeni:
Se l’abitudine alla lettura e il piacere della lettura insegnano l’immaginazione e la concentrazione, la loro mancanza rende sempre più deboli queste qualità che sono invece proprie degli uomini e delle donne. Molti giovani, oggi, privi di questa abitudine, anche a causa della disattenzione dei loro educatori e dei loro genitori, mostrano pericolose tendenze alla superficialità e scarsissime attitudini alla capacità critica e all’affabulazione, senza dire dell’appiattimento lessicale e delle gravi carenze in campo grammaticale e sintattico, problemi linguistici che vanno crescendo di anno in anno, come è possibile verificare nelle classi anche delle scuole medie di secondo grado. Tutto ciò contribuisce al senso di estraneità nei confronti della scuola e dunque al progressivo distacco dalla frequentazione scolastica.
Fino ad oggi, da parte del mondo della scuola, c’è stata una forte difficoltà, determinata da tanti fattori, ad educare alla lettura, al piacere del testo, al senso della parola scritta, al valore formativo ed educativo della lettura. C’è stata difficoltà a comprendere il rapporto forte tra emarginazione e abbandono e, anche, tra piacere, curiosità, bisogni di relazioni costruttive e cultura.
Con questo Progetto si ritiene (in perfetto accordo con quanto scritto nell’Allegato A della C. M. citata), che la lettura possegga una forte valenza affettivo-relazionale, che possa cioè essere tramite di relazioni e che nasca da e risponda ad una forte esigenza “sentimentale” oltre che intellettuale, e dunque che sia necessario trovare delle chiavi intelligenti e pratiche, legate alla grande richiesta, tuttora viva, da parte dei giovani, di curiosità e di comunicazione.
Si ritiene anche che la lettura, ben lontana dall’essere un obbligo scolastico, un dovere da inculcare, sia un piacere e come tale debba essere proposta.
Il piacere avvertito, in altra epoca, dai bambini ad ascoltare storie, lette o a memoria, da parte della nonna, della mamma, del padre, ha certamente inciso sul successivo gusto alla lettura delle generazioni passate e così si può affermare che la chiave per riportare l’abitudine della lettura, sia quella di far riacquistare il piacere del testo, tramite l’ascolto delle opere della letteratura (italiana e straniera) che spinga poi il giovane, debitamente consigliato, a creare propri percorsi di lettura.
Si ritiene inoltre che vadano svolte una serie di iniziative per la conoscenza e la divulgazione di opere di saggistica che mostrino ai giovani come ci sia alle loro spalle una lunga tradizione di riflessione riguardo problemi e tematiche da essi avvertiti spesso in modo sofferto e solitario. Lo stesso dicasi per le grandi tematiche storiche, filosofiche, politiche.
In questo modo, si ritiene che i giovani riacquisteranno fiducia nella parola e dunque allargheranno il loro campo di esperienza anche alle opere di discipline scientifiche.
Insomma, è opportuno che i giovani riscoprano come la nascita del discorso abbia sancito la nascita della logica, del rigore intellettuale, della capacità conoscitiva, dell’esperienza esplorativa, tutte qualità che permettono di avanzare successivamente nel cammino della tecnologia moderna. E che quindi il libro non è affatto in antitesi col computer o con i testi multimediali e che anzi le capacità che la lettura aiuta a sviluppare (immaginazione, concentrazione, logica del discorso, capacità critica, memoria storica...) sono indispensabili e propedeutiche per un corretto approccio ai linguaggi moderni della comunicazione letteraria e scientifica.
Ed è opportuno che sappiano e verifichino come la capacità dell’affabulazione, del raccontare e dell’ascoltare, siano indispensabili per un civile e “affettuoso” rapporto tra le persone.
Il piacere dell’ascolto e la presa di coscienza che è il libro la fonte di tale piacere deve essere avviato sin dalla scuola materna. I bambini sono di fatto ottimi ascoltatori, a patto che la capacità affabulativa del lettore sia di livello professionale.
E cioè che, grazie alla lettura opportunamente diretta, noi otterremmo:
1) la rivalutazione della capacità immaginativa che ri-crei un immaginario collettivo decente, contrapposto a quello che si sta creando (o che si è creato) in questi anni, che è quanto di più deprimente e sterile si possa pensare (immaginare, appunto);
2) l’assegnazione alla parola di questa capacità di riproporre e ricreare creatività, col recuperare la sua stessa magia che è andata via via perdendo e il suo collegamento con la creatività degli altri linguaggi;
3) la rivalutazione dell’ordine del discorso, cioè della qualità, propria del linguaggio della parola di dare logica e correlazione al pensiero;
4) la rieducazione alla ricerca grazie alla curiosità, riabilitata come virtù essenziale e molla indispensabile per un reale progresso;
5) la rieducazione all’ascolto e all’attenzione, al recupero dei sensi che sono tramite tra noi e il mondo, affinché siano affinati e rinforzino le proprie caratteristiche e non siano progressivamente abbandonati, a causa dell’assuefazione e della passività di cui sopra. Dunque inclusione forte del corpo (e della sessuazione) nel processo conoscitivo e relazionale;
6) la creazione di una coscienza individuale e collettiva che abbia chiaro come la propria maturità dipenda anche dal rapporto con gli altri, aperto a percepire e ad accettare le differenze, senza stabilire gerarchie, sia pure con senso critico dichiarato;
7) la capacità di relazione e di attenzione verso i più deboli, e cioè l’attivazione e la valorizzazione della solidarietà e del senso di giustizia, sentimenti molto forti tra i giovani che non sanno sempre come dar loro forma.
In conformità con la C.M. 105, riteniamo indispensabile articolare il Progetto generale di lettura in sottoprogetti specifici indirizzati a soggetti diversi, e con differenti modalità, secondo una scansione temporale che indichiamo più sotto. I sottoprogetti essenziali sono:
(alleghiamo il progetto B)
Il Progetto ha una scadenza triennale: si inizierà nella I e/o III elementare, nella I media, nella I del biennio superiore e nella I del triennio superiore (Si raccomanda attenzione per le I classi del biennio superiore perché é in esse che é più alta la percentuale di dispersione scolastica).
Preliminare (Fase 1) é il Questionario, proposto, adattandolo opportunamente, alle classi che seguiranno il Progetto e anche alle ultime (V elementare, III media, II biennio, III triennio) al fine di possedere , a conclusione del triennio di applicazione una possibilità concreta di confronto. (cfr. allegato c)
Successivamente, dopo aver opportunamente letto i risultati , con l’ausilio di un esperto, si passerà alla Fase 2, cioè all’applicazione del Progetto o delle parti che risultino idonee nelle diverse situazioni.
PRIMO ANNO: Avvio delle attività nelle scuole.
a) qualificare i responsabili delle Biblioteche, scelti in seguito a graduatorie di titoli comprovanti certe competenze, con corsi di formazione e incontri seminariali, in collaborazione con le Biblioteche pubbliche, le Associazioni professionali, esperti in materia;
b) creare uno spazio confortevole, luminoso e caldo, con scaffali aperti per il facile accesso ai libri e con addetti alla Biblioteca che stiano a disposizione per chiarimenti e suggerimenti;
c) dotare lo spazio di video, video registratori, computer...raccolte di video teatrali, cinematografici e musicali;
d) programmare proiezione di film con successiva analisi e dotazione di bibliografia opportuna....
e) catalogare i fondi librari e incentivare acquisti mirati
f) programmare incontri con autori (di poesia, narrativa, saggistica...ma anche di teatro, di cinema, di musica, di arti figurative, di pubblicazioni scientifiche....) possibilmente della propria città, al fine di facilitare l’organizzazione di manifestazioni non isolate e straordinarie, ma scandite con regolarità.
g) avviare esperienza di lettura a casa
3) Corso di aggiornamento per docenti: Laboratorio di lettura (cfr. allegato B).
4) Letture per studenti (anche in lingua napoletana): Il suono della parola (cfr. allegato A).
5) Primo ciclo di “Incontri con autori”, rivolti a studenti e genitori.
6) Visite alle grandi librerie della città e alle Biblioteche pubbliche.
7) Istituzione di un giorno al mese in cui in tutte le classi e durante tutte le materie, si legge
SECONDO ANNO:Avvio del rapporto scuola-territorio e articolazione e appprofondimento all’interno delle scuole
1) Incentivazione attività Biblioteche programmate nel Primo anno, e incremento degli acquisti decisi da un Comitato in cui sono presenti tutte le componenti della scuola.
2) Collaborazione con le Biblioteche pubbliche di quartiere, comunali, di Istituti di cultura (a Napoli anche con la Nazionale).
3) Corso di aggiornamento per docenti, Laboratorio di lettura, puntando sulla interdisciplinarietà e dunque sulla trasversalità delle tematiche e delle modalità.
4) Letture per studenti: Il suono della parola
5) Laboratorio di lettura anche per studenti, con spettacolo di lettura di fine anno, alla presenza dei genitori.
6) Mostra ragionata dei libri letti, con i percorsi di lettura scelti.
1) Frequentazione della Biblioteca scolastica da parte dei genitori, precedentemente coinvolti nella programmazione delle attività.
2) Adozione da parte degli studenti, che abbiano seguito il Laboratorio di lettura, di un luogo di emarginazione (ospizio, ospedale, centro sociale...) dove esercitare la competenza acquisita e la spinta alla solidarietà verso gli emarginati.
3) Produzione di attività elaborate con gli autori intervenuti e che si siano dichiarati disponibili: giornale scolastico, con testi di poesia, musica, ma anche con ricerche portate avanti nelle materie scientifiche (evidenziando la Bibliografia...), ricerche di laboratorio, progettazione video...
4) Laboratori di scrittura (organi di informazione, narrativa, sceneggiatura, testi poetici, canzoni...) con la collaborazione di competenti dei vari settori.
5) Scambio con altre scuole e programmazione comune e continuativa.
6) Creazione del Centro di ricerca (vedi sopra)
7) Tavola rotonda per la verifica del lavoro svolto e al fine di accogliere eventuali modifiche e suggerimenti. Partecipano tutte le componenti coinvolte. Al termine, letture da parte degli studenti.
ALLEGATO A
IL SUONO DELLA PAROLA
Premessa: La lettura è un momento privilegiato della comunicazione.
Questa assolve infatti svariate funzioni, soprattutto in un’epoca come la nostra caratterizzata da una forte oralità: la voce ha una capacità comunicativa, evocativa ed interattiva; promuove una lettura di tipo “sensoriale” e non solamente analitico-astratto, che sacrifica valenze importanti del testo letterario.
Nella scuola elementare la sonorità rappresenta il primo veicolo che condurrà il bambino al libro. Nella scuola media, sia di primo che di secondo grado, l’attenzione oggi focalizzata sulla centralità del testo nella pratica didattica trova un adeguato sostegno nella lettura al alta voce.
Se nella pratica pedagogica la lettura silenziosa ha un suo ruolo definito, e ci aiuta ad interiorizzare il testo, la lettura ad alta voce ha quattro scopi fondamentali:
1)far rivivere il testo nella sua dimensione più vera, soprattutto per quanto concerne alcuni testi letterari, concepiti per essere letti ad alta voce, se non addirittura recitati, e 2) fare in modo che questo testo procuri piacere.
3) sollecitare la pratica della lettura
4) sollecitare la partecipazione attiva degli studenti.
Nella scuola odierna ci si interroga ancora troppo poco sul piacere dell’ascolto: eppure solo chi ha provato questo piacere è un potenziale lettore e userà la lettura anche per informarsi.
In base a queste considerazioni e alle strategie complessive del Progetto provinciale di educazione alla lettura, viene organizzato un Corso di letture opportunamente differenziato per le scuole di ogni ordine e grado.
Lettura ad alta voce come educazione all’ascolto.
Durata: 20 ore di lettura .
Obiettivi:
Riportare l’attenzione dello studente sul valore estetico e formativo delle grandi opere della letteratura tramite il recuperato piacere dell’ascolto;
recuperare la memoria storica di ampio respiro conservata nei testi non solo letterari;
risuscitare curiosità e interesse nei confronti del libro;
promuovere la concentrazione, l’immaginazione, l’attenzione, l’affabulazione, la logica del discorso, capacità indotte dall’abitudine alla lettura;
dotare i giovani di uno strumento formativo di grande valore: la lettura ad alta voce.
Tutto ciò al fine di una complessiva rivalutazione del ruolo della cultura della parola e del discorso e, più specificamente, al fine di rintracciare una nuova modalità per contrastare la disaffezione alla scuola da parte degli studenti e la conseguente evasione scolastica.
Modalità d’attuazione: Ciclo di letture mirante a far ascoltare agli studenti le pagine più significative della letteratura italiana e napoletana (ma anche, tramite letture a doppia voce, delle letterature straniere) per far sì che essi ne colgano l’assoluta bellezza e comprendano, grazie a verifica diretta, i motivi e i modi grazie ai quali esse costruiscano un codice insostituibile, non in contraddizione con gli altri, moderni, codici, ma ad essi propedeutici.
Un lettore di professione legge in classe, durante le ore curricolari e all’interno della programmazione didattica, le pagine più idonee a catturare l’interesse degli allievi, attraverso la riscoperta del piacere dell’ascolto della parola (ritmi e sonorità). L’interazione docente, studenti , lettore, completa la trasmissione del testo e desta curiosità nello studente affinchè prosegua nella lettura autonoma, confermandolo nella consapevolezza del suo ruolo di destinatario e comunicatore del testo scritto.
LABORATORIO DI LETTURA
Corso di aggiornamento per i docenti di scuole di ogni ordine, grado, indirizzo e disciplina, tenuto da esperti del settore.
Durata del corso : 30 ore
docente, dotandolo di strumenti idonei a
svolgere questa attività ;
- attrezzare il docente nei confronti di malattie
professionali dovute al prolungato ed errato uso
della voce
Tipologia : lezioni interdisciplinari (teoria e laboratorio)
Utenti : gruppi di 20-25 docenti di ogni ordine, grado, indirizzo e disciplina
Docenti : esperti che lavoreranno individualmente o relazionandosi
in modo opportuno e che copriranno le seguenti competenze: logopedia, ortoepia ed elementi di dizione, analisi testuale, psicologia relazionale, gestualità, resa del testo, rapporto oralità-scrittura, tecniche per la resa dei ritmi e delle sonorità (pause)
Linee programmatiche :
1) Disposizione fisico-psicologica del lettore. La postura, lo sguardo, la voce, il gesto.
Tecniche per la disposizione all’ascolto (il cerchio).
Competenze d’ordine psicologico e meccanismo fisiologico del linguaggio articolato: La voce come “parola” e “discorso”. La voce come relazione tra mondo emozionale e mondo intellettuale.
2) Rapporto lettore - testo: evidenziazione di segni grafici (punteggiatura, spaziatura...) e degli elementi di analisi testuale (sequenza, parola-chiave...), finalizzata alla lettura ad alta voce.
3) Rapporto lettore - ascoltatore: inchiesta sulla tipologia del pubblico. Differenziazione tra fasce di età e di scolarizzazione. Programmazione e scelta appropriata dei percorsi di lettura.
Tecniche di resa del testo: la pausa, l’attesa, l’anticipazione...
4) Tecniche del e per l’uso della voce: rilassamento, respirazione, emissione voce...
Prevenzione di malattie professionali.
5) Elementi di ortoepia e di dizione.
6) Recupero della tradizione orale locale: lettura e scrittura della lingua napoletana.
QUESTIONARIO (Linee generali)
1) Quante storie (a) o favole (b) conosci? (a)........ (b)........
2) Le conosci perché: a) le hai lette
3) Hai letto qualche libro nell’ultimo anno? sì......... no........
4) Se sì, ricordi qualche titolo? ....................................................................................................
.....................................................................................................
5) Quanti libri possiedi? n....................
6) Hai mai comprato con i tuoi soldi libri ? sì......... no.......
7) Li hai mai chiesti espressamente in regalo? sì......... no.......
8) Leggi un libro perché: a) te lo ha consigliato un amico
9) Con quale criterio scegli autonomamente un libro? a) conosci l’autore
10) Leggi: a) riviste b) quotidiani c) fumetti
11) Se sì, indica qualche titolo?..............................................................................................................
.......................................................................................................................................
12) Quanti fumetti possiedi?..n.............
13) Quanti ne compri? a) nessuno
14) Ci sono libri nella tua casa? sì............... no...................
15) Se sì, quanti?.........................................................
16) Chi legge i libri nella tua casa? .mamma... ......papà....... .fratello....... sorella............ altri.......
17) Chi li compra?. mamma........ papà........ fratello....... fratello.......... altri...... .
18) A casa tua si leggono: a) giornali b) riviste c) altro
19) Qualche titolo............................................................................................................................
............................................................................................................................
20) Chi li compra? mamma........... papà.......... fratello...........sorella............ altri
21) Sei mai stato in una Biblioteca? sì........... no..............
22) Se “sì”, in quale? a) nazionale........ b) di quartiere........ .c) di scuola....... d) altra città
23) In quale occasione? a) ricerche scolastiche
24) Sei mai stato in libreria? sì.............. no..................
25) Se “sì”, era: a) per curiosare b) per comprare un libro già scelto
26) La scuola ti spinge a leggere? sì.............. no...................
27) In che modo?.................................................................................................................
..................................................................................................................
28) Le insegnanti cosa ti consigliano di leggere? a) i libri di testo
29) Dai suggerimenti avuti (se ce ne sono stati) hai ricevuto informazioni interessanti? sì.......no......
30) Hai scoperto qualcosa che ti é piaciuto: a) un autore
31) Hai continuato a leggere anche per conto tuo? sì............. no.............
32) Se “sì” : quali autori.............................................................................................................
quali libri.................................................................................................................
quali giornali ........................................................................................................
33) Se sei rimasto deluso dai suggerimenti del professore, ne hai parlato con lui? sì........no......
PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI NAPOLI
Ufficio Studi e Programmazione
Piano provinciale per la promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado: per combattere la dispersione e l’abbandono, per contribuire alla formazione dell’identità, della coscienza del diritto\dovere all’istruzione, del gusto estetico, delle capacità di giudizio e di approfondimento dei saperi e delle competenze.
Referente provinciale: Prof. Anna Santoro
a.s. 1996-7, 1997-8, 1998-9
Premessa
Il Piano Provinciale per la promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado, per combattere la dispersione e l’abbandono, per contribuire alla formazione dell’identità, della coscienza del diritto\dovere all’istruzione, del gusto estetico, delle capacità di giudizio e di approfondimento dei saperi e delle competenze, chiude il secondo anno di attività.
Nato come ampliamento e articolazione del Progetto triennale (partito, con la nomina della Referente, nel 1996-97) contro la dispersione e l’abbandono, grazie alla Promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado (cfr.Allegato 1), il Piano ha come obiettivo il recupero dell’abitudine alla lettura intesa sia come momento gratificante, educativo per il gusto, per il senso estetico ed etico dello studente, sia come chiave di accesso indispensabile per entrare in relazione con il mondo e con gli altri linguaggi.
Il Piano sottolinea la necessità di creare sinergie con tutte le forze istituzionali e no, operanti sul territorio, al fine di realizzare iniziative articolate e connesse per giungere al comune obiettivo che è quello di combattere la dispersione e l’abbandono e di educare, formare e istruire i giovani.
Specificamente, per quel che riguarda la lettura dei libri, l’obiettivo è recuperare tale attività come pratica curriculare, quotidiana, non più “Progetto speciale”, ma compito primario della Scuola. In questo modo, il bambino, il ragazzo conquista una capacità di sguardo che, dapprima riferita al libro, verrà poi a comprendere anche il cinema, la musica, il teatro, il computer....
Come si può facilmente notare Il Piano Provinciale di promozione alla lettura contro la dispersione, per come è stato pensato e portato avanti, ha in qualche modo anticipato le indicazioni di merito, le finalità, gli obiettivi e gran parte delle considerazioni presenti nel Documento sui contenuti essenziali della formazione di base dell’8-4-98, nato dalla Commissione “dei Saggi”.
affettivo
La capacità di ascolto attiva la pratica della lettura ad alta voce, che è competenza importante
e formativa ed è essa stessa strumento di conoscenza e di approfondimento. Essa infatti, una volta
ben acquisita :
Tutto ciò ha registrato un rinnovato entusiasmo e una rinnovata partecipazione non solo da parte dei Referenti ma dai docenti tutti che hanno partecipato al Piano e anche da parte degli studenti e delle studentesse.
Riassumiamo la Strategia adottata dal Piano per la lettura:
Ampia libertà si è data dunque ai Distretti, Operatori di Rete, Esperti di Rete, scuole, singoli docenti, di articolare ciascuno a suo modo le attività, tenendo presenti le indicazioni di percorso sopra citate al fine di recuperare il senso della gradualità e della crescita delle esperienze. Riteniamo infatti che sia improponibile la piatta sovrapposizione di una “idea” sulle caratteristiche e sulle problematiche che un territorio esprime, ma riteniamo anche che le attività debbano disporsi lungo un tragitto di crescita complessiva che effettivamente recuperi l’abitudine alla lettura e contribuisca a combattere la dispersione.
Ad oggi alcuni Distretti (o gruppi di scuole o singole scuole) hanno sottolineato il rapporto tra diffusione della lettura e lotta contro l’abbandono, altri hanno costruito relazioni con Istituzioni territoriali, altri ancora hanno portato avanti l’aspetto “creativo” (rapporto lettura-scrittura), ricorrendo a vari tipi di manifestazioni: mostre, incontri con autori, premi di poesia, ecc...Inoltre, in alcune scuole, il Progetto lettura é stato inserito trasversalmente in Progetti genitori, Ragazzi 2000, 133, Continuità, eccetera e successivamente in alcune scuole il Progetto per la lettura è l’asse portante del Progetto per l’autonomia scolastica dell’Istituto o di un gruppo di Istituti.
Grande disponibilità è stata rivolta anche a tutte le Associazioni, gli Enti, le Istituzioni pubbliche o private che intendessero cooperare per il raggiungimento di comuni obiettivi e lungo un percorso didatticamente produttivo. Una corretta e coordinata sinergia tra tante forze ha dato risultati eccellenti. Anche riguardo alle proposte portate avanti da tali Enti o Istituzioni, si è però ritenuto opportuno che esse si disponessero all’interno del disegno complessivo di educazione alla lettura del Piano Provinciale, proprio al fine di risultare utili e produttive.
Obiettivi fondamentali del Piano per la lettura :
Vogliamo ora ricordare il lavoro svolto.
Ancora non inserito nel Piano Provinciale, Il Progetto per la promozione della lettura contro la dispersione del 1996-1997 è consistito nel:
1) la lettura come piacere
intervento e di intreccio
3) la necessità dell’indagine riguardo ai gusti dei giovani
didattiche...
Si é rivolto:
Le scuole che hanno aderito al Progetto, oltre alla somministrazione del Questionario, hanno presentato Piani di lavoro rispetto alla lettura, inserendola in Progetti di attività portati avanti singolarmente o in rete con altre scuole.
Punti di passaggio del lavoro svolto:
2) Successivamente c’è stato l’invio di una circolare per la designazione di un referente alla lettura in ciascuna scuola, per l’indicazione del responsabile biblioteca, per una prima ricognizione dello stato delle Biblioteche scolastiche.
Rapporto Progetto - Area territoriale. Verifica della realtà territoriale.
3) Riunioni individuali con Operatori di rete e riunioni distrettuali di informazione e formazione con : Referenti alla lettura di ciascuna scuola, Docenti utilizzati in base alla 257, Operatori di Rete, Capi d’Istituto, Presidenti di Distretto.
- delle iniziative e dei progetti portati avanti
5) Somministrazione Questionari
Segnalazione delle adesioni al Progetto provinciale, articolato a seconda le esigenze del territorio, delle scuole, delle scelte del Referente stesso.
6) Informatizzazione dei dati, per Distretto.
Strumenti di intervento :
1) Riunioni, con Referenti e Operatori, di formazione e orientamento su tematiche specifiche, stabilite in base alle esigenze territoriali. Ad es. la lettura ad alta voce, i progetti di continuità tra materna ed elementare, i percorsi di lettura, la relazione tra i linguaggi e tra le culture...
Individuazione di modelli di territorio e valorizzazione delle risorse (umane, di competenze, etcc)
Si precisano gli obiettivi:
- competenza dei docenti alla lettura ad alta voce
- coinvolgimento del territorio (lettore nonno, padre, sorella....)
- minima bibliografia per la creazione di biblioteche, e per inviti alla
lettura.
2) Centralizzazione anche a livello distrettuale dei Progetti e dei dati relativi ai Questionari.
3) Organizzazione di Corsi di aggiornamento :
sua diffusione
sue competenze
(inserimento del Progetto lettura nel Progetto genitori, o nei
Progetti di diritto allo studio, contro la dispersione, il disagio,
alcune manifestazioni di handicap..)
- creare percorsi di lettura raccomandati
- modellizzazione (o per lo meno indicazioni ragionate) sulle modalità di
creare rapporti di sinergia con le altre forze territoriali
- Corso per i referenti : la lettura ad alta voce
2 moduli : il primo per materna-elementare, il secondo per medie di 1°
e 2° grado (partecipanti : poco più di 200)
- Corso per i docenti delle scuole medie di 1° e 2° grado : proposta di
percorso di lettura : Scrittrici italiane tra 800 e 900 (partecipanti : 130)
- Corso per i referenti :
1° livello (per quelli che non hanno partecipato allo scorso anno) :
La lettura ad alta voce. (partecipanti : circa 250)
2° livello ( per quelli che già hanno partecipato) : Dalla lettura alla
teatralizzazione (prenotati al corso che si svolgerà a ottobre : 220)
letteratura comparata (italiana-angloamericana) (prenotati per ottobre : c. 100)
4) Grandi manifestazioni centrali o di distretto che hanno reso visibile il “valore” della lettura.
Tra queste citiamo :
a)- Adesione, collaborazione e partecipazione alla Manifestazione del 21-28 Settembre e 4 Ottobre 1997 “A VIVA VOCE - Il libro parlante”, all’interno delle iniziative dell’Assessorato all’Identità del Comune di Napoli, ideata e organizzata dall’Araba Felice.
A questi appuntamenti hanno partecipato docenti, alunni di scuole di ogni ordine e grado, Operatori ed Esperti di Rete. L’interesse suscitato è stato alto e la richiesta di ripetere l’esperienza in altri spazi è venuto da molti interventi.
b)- Adesione, Collaborazione e Partecipazione alle Manifestazioni sulle terrazze della Biblioteca Nazionale di Napoli, in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione, all’Università Popolare, alla Biblioteca Nazionale e all’Araba Felice, “Letture al tramonto”, (rivolte segnatamente ai docenti).
Le letture (18-19, 25-26 Settembre 1997), che hanno visto l’affluenza di molti docenti (con la conseguenza che in molte scuole e in molti territori l’esperienza è stata ripetuta, assieme agli incontri con autrici e autori, e altre attività), oltre che di giovani, sono state eseguite da poeti e da attori e lettori professionisti.
c)- Adesione, collaborazione e partecipazione alla Manifestazione Il libro parlante 1998, assieme all’Assessorato all’Identità del Comune di Napoli, all’Istituto per gli Studi Filosofici, ideata e organizzata dall’Araba Felice. La partecipazione è stata di 15.000.000 studenti. Della manifestazione si è girato un video.
L’articolazione del Progetto ha comportato :
l’attuazione del Piano di lettura nei vari territori.
Riflessioni:
d)come momento di relazione con altri docenti e altre situazioni e
dunque come una sorta di rassicurazione per la riconosciuta condivisione
dei problemi. come strumento per acquisire o perfezionare
competenze e saperi. (Alcune scuole hanno partecipato a Concorsi,
indetti sul nostro territorio o a livello nazionale, riportando sempre ottimi
risultati).
Per la scuola media, inoltre, è molto avvertita la necessità di recuperare il
piacere della lettura anche grazie ad una giusta scelta di percorsi di
lettura: utili sono state le indicazioni bibliografiche, fornite in riunioni o nei
vari Corsi di aggiornamento.
Il Piano Provinciale per la promozione e la diffusione della Lettura è stato chiuso alla fine del triennio. Molte scuole continuano a lavorare e ad articolare Progetti.
Premessa
1)- Che cosa é leggere :
- La lettura in senso lato e in senso stretto é (dovrebbe essere) un processo continuo.
- Leggere é "porsi a" guardare, ascoltare, accogliere per elaborare, comprendere, comunicare (per prima a se stessi) attraverso vari linguaggi
- Saper leggere implica una capacità di destrutturazione e ristrutturazione dei segni.
- Leggere é accogliere la comunicazione dell'altra, dell'altro.
- La comunicazione é sempre interattiva.
2) Leggere perché ?
Perché la lettura contribuisce a sviluppare:
Inoltre perché nel linguaggio della parola è memorizzata gran parte della storia passata.
3) Come e cosa fare perché ci si ponga a leggere?
4) Gli strumenti di intervento
Accezioni del termine “lettura”:
La lettura a cui noi miriamo é l’intellettualizzazione cosciente di competenze che ognuno già esercita, sin da piccolo o sebbene analfabeta.
Per accostarci alla lettura di parola scritta i linguaggi del corpo ci vengono in aiuto. Dobbiamo ricorrere ai linguaggi del corpo. Cioè all’ascolto, al suono e alla voce.
“LA LETTURA AD ALTA VOCE”
Così come programmato
-il Corso ha avuto luogo dal 1° al 24 febbraio.
-si è articolato in 7 incontri, gestiti dalle tre esperte:
Anna Santoro Docente. Studiosa di Letteratura Italiana.
Gilda Graniero Logopedista
Eleonora D’Urso Attrice
-le 21 ore complessive sono state utilizzate sia per le relazioni teoriche che per le attività laboratoriali.
L’unica variante non prevista è stata l’introduzione nel corso di un gruppo di studenti che ne ha fatto richiesta. Ciò ha prodotto un minimo di sconcerto tra i/le docenti non abituati a vivere esperienze formative comuni con gli/le studenti, che poi è stato felicemente superato. Inizialmente inseriti nel semplice ruolo di uditori ragazze e ragazzi hanno indotto, con la sola presenza, una serie di dinamiche abbastanza complesse, ma sempre evolute in positivo. Sia nel momento della relazione che in quello del laboratorio, le esperte hanno trovato naturale ed opportuno rivolgersi anche alle/agli studenti come ad interlocutrici ed interlocutori attivi. Queste modalità:
-li hanno divertiti
-hanno fatto rapidamente cadere la barriere difensive (sia loro che dei/lle docenti/e)
-hanno prodotto esperienza comune
-hanno prodotto apprendimento comune
Hanno seguito il corso 13 docenti
Si sono aggiunti 25 studenti
Al termine dei lavori è stato somministrato a tutti/e i/le partecipanti un questionario di verifica e di gradimento, da compilare in forma anonima. Si è precisato che la prima parte di esso è finalizzata alla misurazione del raggiungimento degli obiettivi previsti per i destinatari del corso, cioè per le/i docenti, e quindi ad essi riservata. Nella seconda parte si è chiesto a tutti di esprimersi sulla piacevolezza e sull’efficacia:
- del corso, nella sua impostazione complessiva
- di ciascuna delle singole fasi teoriche e laboratoriali gestite dalle esperte.
La lettura e la tabulazione delle risposte ha evidenziato quanto qui di seguito riportato.
Sono stati somministrati 38 questionari
13 alle/ai docenti
25 alle/agli studenti
Dalla parte riservata alle/ai docenti risulta che:
12 su 13 ritengono di aver ulteriormente arricchito la propria professionalità
11 su 13 “ “ “ acquisito strumenti e tecniche per la lettura ad alta voce, atti ad indurre nelle/negli studenti il piacere
dell’ascolto.
8 su 13 “ “ poter trasmettere alle/agli studenti la stessa capacità
Dalla seconda parte risulta che:
37 su 38 hanno trovato piacevole l’impostazione del Corso
34 su 38 “ “ efficace “ “ “
24 su 38 “ “ piacevoli gli incontri teorici della Prof Santoro
37 su 38 “ “ efficaci “ “ “ “ “ “
23 su 38 “ “ piacevoli i laboratori “ “ “
32 su 38 “ “ efficaci “ “ “ “ “
18 su 38 “ “ piacevoli gli incontri teorici della logopedista
32 su 38 “ “ efficaci “ “ “ “ “
21 su 38 “ “ piacevoli i laboratori “ “
32 su 38 “ “ efficaci “ “ “ “
29 su 38 “ “ piacevoli “ “ dell’attrice
32 su 38 “ “ efficaci “ “ “ “
CONCLUSIONE
La valutazione del Corso, sia per quanto concerne il processo che l’esito, è decisamente positiva.
Anna Santoro
L'ARABA FELICE
Associazione culturale
C.so Vitt. Emanuele 421
80135 Napoli - tel. 5492007
All’Assessore alla Cultura
Prof. Guido D’Agostino
Comune di Napoli
L'Associazione culturale L'ARABA FELICE, proseguendo nell'attuazione del Progetto A VIVA VOCE - Portiamo i libri nelle case, per Settembre 1998, propone a codesto Assessorato la seconda edizione di
IL LIBRO PARLANTE 1998
Poesia in Piazza
Il libro é vita, immaginazione, libertà, suono, Potere per poter fare, piacere.
Restituiamo alle nostre strade, alle nostre piazze, ai nostri quartieri, il suono, la magia, il fascino della parola perché essa dalle nostre strade, dalle nostre piazze, dai nostri quartieri é nata.
Il libro parlante 1998 presenta importanti novità rispetto all’edizione del 1997.
Vogliamo infatti non solo cercare nuovi spazi da invadere con il suono della parola (e già questo è segno di un percorso importante e significativo), ma accogliere all’interno della nostra manifestazione l’occasione di celebrare Giacomo Leopardi (del quale quest’anno si festeggia il bicentenario della nascita).
Azione : domenica mattina, ore 10, 30 = postazioni di letture nella zona e musica itinerante
ore 11, 30-13 = raduno presso il palchetto del Libro parlante per vari interventi e letture da parte di lettrici, lettori, e di quanti vorranno rendere omaggio a Leopardi (magari leggendo una sua poesia), con musicisti a integrare con la musica il suono delle parole. Resa delle letture dal palco per i non udenti.
Postazione di animazione per bambine e bambini.
Azione : sabato, ore 10, 30, dal Corso Vitt. Emanuele scenderemo per stradine e scalette, leggendo ad alta voce, preceduti da musicisti di piazza (suonatori ambulanti). Raduno (ore 11,30) al Palchetto in Piazza, letture con integrazioni musicali e con resa per i non udenti.
Postazione di animazione èper bambine e bambini.
Azione : Domenica mattina, ore 10,30, letture itineranti con postazioni in varie lingue (lettore madre lingua + traduzione in italiano), (musiche adatte) poesie e brevi racconti, letteratura napoletana. Ore 12 : raduno al palco, prosecuzione delle letture, accompagnate dalla musica e rese anche per i non udenti..
Postazione di animazione per bambine e bambini.
Elemento del tutto nuovo e fortemente significativo, come si vede, è la lettura per i non udenti che verrà eseguita da persone specializzate, nell’ambito delle tre manifestazioni.
Il Logos scenografico é un grande libro dal quale le parole, grazie alle lettrici e ai lettori, si staccano e diventano suono e gesto, in un gioco di fusione con musiche originali e\o tradizionali
Il libro si fa vita, diventa percorso di parole, fluidità di suoni.
La scelta dei luoghi tende a segnalare la corrispondenza tra spazio e suono, in un percorso a tappe che segnano lo spazio vissuto e lo spazio raccontato.
Protagonisti sono i lettori e le lettrici, attori e attrici, poeti e poete, ma anche chi ascolta e, volendo, prende la parola, diventando protagonista in uno spazio e in una storia che é il suo spazio e la sua storia.
Protagonista é anche il libro per ciò che ha in comune con la Storia e con le storie, delle quali serba memoria per chi vorrà interrogarla. La memoria é restituita alle sue radici e perciò si fa vita. La cultura é vita e la vita senza cultura, quale che sia, é allagata dalla violenza, dalla superficialità, dall’illegalità, dall’egoismo.
Ci auguriamo che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli voglia realizzare questo Progetto, per il quale prevediamo di coinvolgere altre Associazioni culturali, i Consigli di quartiere, altre Istituzioni, le forze produttive. Ma soprattutto la scuola sarà chiamata alla partecipazione non formale ma sostanziale: ci aspettiamo che le docenti e i docenti spieghino le ragioni e i modi della manifestazione e preparino, incitino e aiutino studenti e studentesse, collaborino con i ragazzi e con le ragazze, affinché anche il libro possa essere vissuto come una scelta e non come una imposizione o un dovere.
Verba volant - scripta manent : il suono della parola vola raggiungendo ascolti lontani e imprevisti, seminando attese e scelte - la scrittura raccoglie e conserva quei suoni nei suoi segni, pronta a restituire ai segni i suoni delle parole.
Anna Santoro
Presidente dell’Araba Felice
Ideatrice e coordinatrice di
A VIVA VOCE
PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI NAPOLI
Ufficio Studi e Programmazione
Progetto contro la dispersione e l’abbandono, grazie alla Promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado
Premessa:
Il Progetto per la Promozione della lettura ha lo scopo di combattere l’evasione scolastica mettendo in atto strategie atte a coinvolgere gli alunni che abbiano ottenuto risultati precari o che abbiano mantenuto comportamenti apatici o segnati dalla disaffezione nei riguardi del sistema scolastico, é rivolto anche a gratificare le attitudini e i comportamenti di tutti gli studenti (compresi dunque quelli che abbiano ottenuto già un buon livello per ciò che riguarda il profitto e la scolarizzazione) al fine di creare o di confermare l’autostima necessaria per la crescita dell’individuo, per l’affezione alla conoscenza e alla capacità critica e per lo sviluppo delle capacità creative. Il Progetto, attraverso gli alunni, si rivolge ai genitori e al territorio per tornare agli alunni e promuovere così una crescita che non può prescindere dai contesti e che mira all’integrazione produttiva e positiva dei soggetti scolastici nella propria realtà economica e culturale.
Il Progetto nasce da considerazioni che attengono soprattutto ai seguenti fenomeni:
Se l’abitudine alla lettura e il piacere della lettura insegnano l’immaginazione e la concentrazione, la loro mancanza rende sempre più deboli queste qualità che sono invece proprie degli uomini e delle donne. Molti giovani, oggi, privi di questa abitudine, anche a causa della disattenzione dei loro educatori e dei loro genitori, mostrano pericolose tendenze alla superficialità e scarsissime attitudini alla capacità critica e all’affabulazione, senza dire dell’appiattimento lessicale e delle gravi carenze in campo grammaticale e sintattico, problemi linguistici che vanno crescendo di anno in anno, come è possibile verificare nelle classi anche delle scuole medie di secondo grado. Tutto ciò contribuisce al senso di estraneità nei confronti della scuola e dunque al progressivo distacco dalla frequentazione scolastica.
Fino ad oggi, da parte del mondo della scuola, c’è stata una forte difficoltà, determinata da tanti fattori, ad educare alla lettura, al piacere del testo, al senso della parola scritta, al valore formativo ed educativo della lettura. C’è stata difficoltà a comprendere il rapporto forte tra emarginazione e abbandono e, anche, tra piacere, curiosità, bisogni di relazioni costruttive e cultura.
Con questo Progetto si ritiene (in perfetto accordo con quanto scritto nell’Allegato A della C. M. citata), che la lettura possegga una forte valenza affettivo-relazionale, che possa cioè essere tramite di relazioni e che nasca da e risponda ad una forte esigenza “sentimentale” oltre che intellettuale, e dunque che sia necessario trovare delle chiavi intelligenti e pratiche, legate alla grande richiesta, tuttora viva, da parte dei giovani, di curiosità e di comunicazione.
Si ritiene anche che la lettura, ben lontana dall’essere un obbligo scolastico, un dovere da inculcare, sia un piacere e come tale debba essere proposta.
Il piacere avvertito, in altra epoca, dai bambini ad ascoltare storie, lette o a memoria, da parte della nonna, della mamma, del padre, ha certamente inciso sul successivo gusto alla lettura delle generazioni passate e così si può affermare che la chiave per riportare l’abitudine della lettura, sia quella di far riacquistare il piacere del testo, tramite l’ascolto delle opere della letteratura (italiana e straniera) che spinga poi il giovane, debitamente consigliato, a creare propri percorsi di lettura.
Si ritiene inoltre che vadano svolte una serie di iniziative per la conoscenza e la divulgazione di opere di saggistica che mostrino ai giovani come ci sia alle loro spalle una lunga tradizione di riflessione riguardo problemi e tematiche da essi avvertiti spesso in modo sofferto e solitario. Lo stesso dicasi per le grandi tematiche storiche, filosofiche, politiche.
In questo modo, si ritiene che i giovani riacquisteranno fiducia nella parola e dunque allargheranno il loro campo di esperienza anche alle opere di discipline scientifiche.
Insomma, è opportuno che i giovani riscoprano come la nascita del discorso abbia sancito la nascita della logica, del rigore intellettuale, della capacità conoscitiva, dell’esperienza esplorativa, tutte qualità che permettono di avanzare successivamente nel cammino della tecnologia moderna. E che quindi il libro non è affatto in antitesi col computer o con i testi multimediali e che anzi le capacità che la lettura aiuta a sviluppare (immaginazione, concentrazione, logica del discorso, capacità critica, memoria storica...) sono indispensabili e propedeutiche per un corretto approccio ai linguaggi moderni della comunicazione letteraria e scientifica.
Ed è opportuno che sappiano e verifichino come la capacità dell’affabulazione, del raccontare e dell’ascoltare, siano indispensabili per un civile e “affettuoso” rapporto tra le persone.
Obiettivi
Il piacere dell’ascolto e la presa di coscienza che è il libro la fonte di tale piacere deve essere avviato sin dalla scuola materna. I bambini sono di fatto ottimi ascoltatori, a patto che la capacità affabulativa del lettore sia di livello professionale.
E cioè che, grazie alla lettura opportunamente diretta, noi otterremmo:
1) la rivalutazione della capacità immaginativa che ri-crei un immaginario collettivo decente, contrapposto a quello che si sta creando (o che si è creato) in questi anni, che è quanto di più deprimente e sterile si possa pensare (immaginare, appunto);
2) l’assegnazione alla parola di questa capacità di riproporre e ricreare creatività, col recuperare la sua stessa magia che è andata via via perdendo e il suo collegamento con la creatività degli altri linguaggi;
3) la rivalutazione dell’ordine del discorso, cioè della qualità, propria del linguaggio della parola di dare logica e correlazione al pensiero;
4) la rieducazione alla ricerca grazie alla curiosità, riabilitata come virtù essenziale e molla indispensabile per un reale progresso;
5) la rieducazione all’ascolto e all’attenzione, al recupero dei sensi che sono tramite tra noi e il mondo, affinché siano affinati e rinforzino le proprie caratteristiche e non siano progressivamente abbandonati, a causa dell’assuefazione e della passività di cui sopra. Dunque inclusione forte del corpo (e della sessuazione) nel processo conoscitivo e relazionale;
6) la creazione di una coscienza individuale e collettiva che abbia chiaro come la propria maturità dipenda anche dal rapporto con gli altri, aperto a percepire e ad accettare le differenze, senza stabilire gerarchie, sia pure con senso critico dichiarato;
7) la capacità di relazione e di attenzione verso i più deboli, e cioè l’attivazione e la valorizzazione della solidarietà e del senso di giustizia, sentimenti molto forti tra i giovani che non sanno sempre come dar loro forma.
Strumenti e tecniche di realizzazione
In conformità con la C.M. 105, riteniamo indispensabile articolare il Progetto generale di lettura in sottoprogetti specifici indirizzati a soggetti diversi, e con differenti modalità, secondo una scansione temporale che indichiamo più sotto. I sottoprogetti essenziali sono:
(alleghiamo il progetto B)
Tempi di attuazione: Piano triennale
Il Progetto ha una scadenza triennale: si inizierà nella I e/o III elementare, nella I media, nella I del biennio superiore e nella I del triennio superiore (Si raccomanda attenzione per le I classi del biennio superiore perché é in esse che é più alta la percentuale di dispersione scolastica).
Preliminare (Fase 1) é il Questionario, proposto, adattandolo opportunamente, alle classi che seguiranno il Progetto e anche alle ultime (V elementare, III media, II biennio, III triennio) al fine di possedere , a conclusione del triennio di applicazione una possibilità concreta di confronto. (cfr. allegato c)
Successivamente, dopo aver opportunamente letto i risultati , con l’ausilio di un esperto, si passerà alla Fase 2, cioè all’applicazione del Progetto o delle parti che risultino idonee nelle diverse situazioni.
PRIMO ANNO: Avvio delle attività nelle scuole.
1) Questionario sulle abitudini alla lettura;
2) Creazione o riattivazione delle Biblioteche scolastiche, con idoneo spazio di lettura e di incontro, per studenti, genitori e docenti
comprovanti certe competenze, con corsi di formazione e incontri seminariali, in collaborazione con le Biblioteche pubbliche, le Associazioni professionali, esperti in materia;
libri e con addetti alla Biblioteca che stiano a disposizione per chiarimenti e suggerimenti;
opportuna....
cinema, di musica, di arti figurative, di pubblicazioni scientifiche....) possibilmente della
propria città, al fine di facilitare l’organizzazione di manifestazioni non isolate e straordinarie,
ma scandite con regolarità.
3) Corso di aggiornamento per docenti: Laboratorio di lettura (cfr. allegato B).
4) Letture per studenti (anche in lingua napoletana): Il suono della parola (cfr. allegato A).
5) Primo ciclo di “Incontri con autori”, rivolti a studenti e genitori.
6) Visite alle grandi librerie della città e alle Biblioteche pubbliche.
7) Istituzione di un giorno al mese in cui in tutte le classi e durante tutte le materie, si legge
SECONDO ANNO: Avvio del rapporto scuola-territorio e articolazione e appprofondimento all’interno delle scuole
1) Incentivazione attività Biblioteche programmate nel Primo anno, e incremento degli acquisti decisi da un Comitato in cui sono presenti tutte le componenti della scuola.
2) Collaborazione con le Biblioteche pubbliche di quartiere, comunali, di Istituti di cultura (a Napoli anche con la Nazionale).
3) Corso di aggiornamento per docenti, Laboratorio di lettura, puntando sulla interdisciplinarietà e dunque sulla trasversalità delle tematiche e delle modalità.
4) Letture per studenti: Il suono della parola
5) Laboratorio di lettura anche per studenti, con spettacolo di lettura di fine anno, alla presenza dei genitori.
6) Mostra ragionata dei libri letti, con i percorsi di lettura scelti.
TERZO ANNO : Approfondimento e articolazione del rapporto scuola-territorio
1) Frequentazione della Biblioteca scolastica da parte dei genitori, precedentemente coinvolti nella programmazione delle attività.
2) Adozione da parte degli studenti, che abbiano seguito il Laboratorio di lettura, di un luogo di emarginazione (ospizio, ospedale, centro sociale...) dove esercitare la competenza acquisita e la spinta alla solidarietà verso gli emarginati.
3) Produzione di attività elaborate con gli autori intervenuti e che si siano dichiarati disponibili: giornale scolastico, con testi di poesia, musica, ma anche con ricerche portate avanti nelle materie scientifiche (evidenziando la Bibliografia...), ricerche di laboratorio, progettazione video...
4) Laboratori di scrittura (organi di informazione, narrativa, sceneggiatura, testi poetici, canzoni...) con la collaborazione di competenti dei vari settori.
5) Scambio con altre scuole e programmazione comune e continuativa.
6) Creazione del Centro di ricerca (vedi sopra)
7) Tavola rotonda per la verifica del lavoro svolto e al fine di accogliere eventuali modifiche e suggerimenti. Partecipano tutte le componenti coinvolte. Al termine, letture da parte degli studenti.
QUESTIONARIO
(Linee generali)
1) Quante storie (a) o favole (b) conosci? (a)........ (b)........
2) Le hai lette (a) o te le hanno raccontate (b) o le hai viste in TV (c)? (a)....... (b)...... (c)......
3) Hai letto qualche libro nell’ultimo anno? sì......... no........
4) Se sì, ricordi qualche titolo? ....................................
............................................................................................................
5) Quanti libri possiedi? ....................
6) Hai mai comprato con i tuoi soldi libri ? sì......... no.......
7) Li hai mai chiesti espressamente in regalo? sì......... no.......
8) Con quale criterio leggi un libro? (a) consigli di un amico......................
(b) di un parente................................
(c) di un professore...........................
(d) altro?.....................................................................................
9) Con quale criterio scegli autonomamente un libro? (a) conoscenza dell’autore..........................
(b) gradimento di un altro suo libro.............
(c) pubblicità.................................................
(d) copertina.................................................
(e) altro.......................................................
9) Leggi riviste (a) o giornali (b) o fumetti (c)? (a).......... (b)...............(c)................
10) Se sì, quali?..............................................................................................................
..............................................................................................................
................................................................................................................
11) Quanti ne possiedi?..............................................................................................
12) Quanti ne compri con regolarità?..........................................................................
13) Ci sono nella tua casa? sì............... no...................
14) Se sì, quanti?.........................................................
15) Chi legge i libri nella tua casa?..................................................................................
...................................................................................
.....................................................................................
16) Chi li compra?............................................................................................................
17) Si leggono riviste (a), giornali (b), altro (c).? (a).............(b)................(c)................
18) Chi li compra?...........................................................................................................
..........................................................................................................
19) Qualche titolo di libro, di giornale, di rivista presenti nella tua casa.....................................
................................................................................
...............................................................................
...............................................................................
20) Sei mai stato in Biblioteca? sì........... no..............
21) In quale?.........................................................................................................................
22) In quale occasione?.........................................................................................................
23) Sei mai stato in libreria? sì.............. no..................
24) Se sì, per comprare un libro già scelto (a), o per curiosare(b)? (a)............(b)...............
25) La scuola ti spinge a leggere? sì.............. no...................
26) In che modo?.................................................................................................................
..................................................................................................................
.................................................................................................................
27) Cosa?..............................................................................................................................
.............................................................................................................................
...........................................................................................................................
28) Dai suggerimenti avuti (se ce ne sono stati) hai ricevuto informazioni interessanti? sì.........no......
29) Hai scoperto un autore(a), un libro (b), un giornale (c), che ti é piaciuto? e quale?
(a)..............................................................................
(b)..............................................................................
(c)..............................................................................
30) Hai continuato a leggere anche per conto tuo? sì............. no.............
31) Se sì, quali autori (a), libri (b), giornali(c)? (a)..................................................................
.............................................................................................
(b).................................................................
.............................................................................................
(c)..................................................................
............................................................................................
32) Se sei rimasto deluso dai suggerimenti del professore, ne hai parlato con lui? sì........no.....