Flor Bela D’ Alma da Conceição Lobo Espança nacque l’8 Dicembre del 1894 a Vila Viçosa, in Portogallo, qui studiò alla scuola pubblica e, all’età di otto anni, scrisse la sua prima poesia intitolata A Vida e a Morte. Nel 1908, quando iniziò a soffrire di malesseri fisici di varia natura che la tormentarono per tutta la vita, si trasferì ad Évora per studiare al liceo maschile, ma a 19 anni abbandonò la scuola e si sposò con un suo compagno di liceo. Fu questo solo il primo dei suoi tre matrimoni fallimentari, caratterizzati da aborti ed infelicità coniugale. Sostenuta dalla passione per la poesia, nel 1915 cominciò a scrivere delle quartine, poi pubblicate anche su giornali e riviste, che raccolse sotto il titolo di Trocando Olhares, testo che diventerà il suo primo manoscritto. Nel 1927 un evento luttuoso segnò profondamente la sua esistenza, la morte dell’amato fratello pilota precipitato nel Tago, al quale dedicò dei racconti riuniti nel libro As Máscaras do Destino. Nel 1930 cominciò a scrivere il suo diario e a collaborare con le riviste “Portugal Feminino” e “Civilização” ma, il 7 dicembre dello stesso anno, si tolse la vita con una dose letale di Veronal. Il pubblico portoghese amò da subito la sua poetessa, la critica, invece, e i moralisti benpensanti dell’epoca, che mal consideravano una donna emancipata e pluridivorziata, la osteggiarono. Solo 15 anni dopo la sua morte, nel 1945, dopo accese polemiche, fu finalmente permesso di collocare nel giardino pubblico di Évora un monumento, per omaggiare la sventurata poetessa.
Opere:
Francesca Santucci